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LO STEMMAMappa del sitoAppuntamentiPubblicazioniVincastroArchivioBibliografia |
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L'Accademia degli
Incamminati di Modigliana
è stata fondata nel 1660 dal letterato Bartolomeo Campi,
coadiuvato dal giureconsulto Marcantonio
Savelli.
È munita di personalità giuridica in virtù del D.P.R 27 luglio 1972 n. 753. Ha lo scopo di promuovere e diffondere le conoscenze umanistiche e scientifiche nel quadro dell'unità e universalità della cultura. Svolge attività di ricerca, di studio e di pubblicistica. Tiene periodiche Tornate accademiche, assemblee e adunanze. Organizza convegni, dibattiti e tavole rotonde, seminari e corsi di studio. Attribuisce, autonomamente o in collaborazione con altri, riconoscimenti, premi, borse di studio, patrocini e/o incentivi per ricerche, studi, pubblicazioni e attività di rilevante interesse culturale. Promuove iniziative per lo studio, la valorizzazione e lo sviluppo, delle attività produttive nella Romagna appenninica. Molto significativo è lo stemma rappresentativo dell'Accademia |
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VIDEO DELLA TORNATA DI PRIMAVERA 16 MARZO 2025
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Complimenti vivissimi da parte del Presidente Venerino Poletti, del Consiglio di Presidenza, dei Sindaci revisori e del Collegio dei Probiviri al nostro Presidente emerito dell'Accademia degli Incamminati Antonio Patuelli per il prestigiosissimo nuovo incarico assegnatogli di Presidente della Commissione nazionale italiana per l'Unesco |
INVITO ALLA INAUGURAZIONE DELLLA MOSTRA IL GENIO VAGANTE. NEGRI, GESSI E MATTEUCCI STORIE DI VIAGGIATORI TRA ‘600 e ‘800. Venerdì 28 febbraio alle ore 17 presso il Corridoio Grande della Biblioteca Classense ![]() ![]() |
La mostra sarà aperta al pubblico dal 28 febbraio al 14 giugno 2025 La mostra narra le vite di tre grandi esploratori: Francesco Negri (1623-1698), Romolo Gessi (1831-1881) e Pellegrino Matteucci (1850-1881). Attraverso libri, mappe, manoscritti e una piccola ma straordinaria collezione di armi africane, il percorso accosta esperienze tra loro molto diverse: quella di un viaggiatore che a fine Seicento percorre la via della Scandinavia e quella di due esploratori che a fine Ottocento si spingono a sud, nell’Africa profonda. Affidandosi a mappe geografiche e descrizioni ancora in parte pre-scientifiche, piene di serpenti marini, draghi volanti e fenomeni naturali inspiegabili, don Francesco Negri, parroco di una modesta chiesetta di Ravenna, raggiunse in solitaria i confini nordici dell’Europa, a Capo Nord, e fu il primo etnografo del popolo dei Sami. Oltre due secoli dopo, ma accomunati dallo stesso desiderio di conoscere terre e popoli ignoti, cominciano le spedizioni africane di Gessi e Matteucci, tra Sud Sudan e golfo di Guinea, conclusesi con la morte prematura di entrambi (1881). La mostra espone anche due preziosi oggetti provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma e, grazie alla collaborazione con il Museo d’arte della Città di Ravenna, è arricchita da un intervento dell’artista camerunense Victor Fotso Nyie, per accompagnare la riflessione odierna su colonialismo, decolonizzazione e incontro tra civiltà. Sostengono la mostra Accademia degli Incamminati e Festival delle culture |
La rivista semestrale di Caffè MichelangeloNOI 13
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PUBBLICAZIONE DEL BILANCIO DELL'ANNO 2023
E RELATIVA RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ![]() |